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mercoledì 3 settembre 2008

Second Life è morta, viva Second Life

Non so se avete notato: non potendone (dovendone) parlare più bene, da mesi ormai il pallino fisso della stampa (italiana e non) è parlarne male. Di che? Ma di ciò che pochissimi giornlisti conoscono e ancora meno capiscono, Second Life. Per darvi qualche "coordinata", la cosa ha preso origine da qui ed è proseguita sul blog di quella meravigliosa PR che è Roberta Greenfield qui

Combinazione avevo giusto letto un'analisi interessante su Second Life, limiti, pregi e difetti, su SLnn.it e siccome:
- pratico in RL per mestiere il settore editoriale dal 1998
- pratico SL per svago ma anche per studio e "mestiere" (sia pure virtuale) da 18 mesi
- sono un'analista finanziaria (e dunque tendenzialmente o tengo staccato il cervello o rompo i coglioni a milla a chiunque, per abitudine)
- non mi fido di chi mi propina verità nè in un senso ("SL, your world, your immagination") nè nell'altro ("Il deserto degli avatar")
... beh ho scritto la mia opinione in un commento a questo post

La reazione seguitane oltre ad essere divertente (ma sì, alla fine scherziamo dai B.R.) mi offrirebbe ulteriori spunti di riflesione, non fosse altro che proviene da un signore che scrive su un giornale noto da almeno mezzo secolo con l'affettuoso soprannome de "la busiarda".... giusto per ribadire come la mia tesi sia non solo poco originale (ehh.. son scema, si sà) ma evidente alla maggior parte delle persone dotate di senso critico e capacità di analisi (ma state tranquilli signori giornalisti, il 90% dei lettori e dei navigatori sui siti web non l'hanno molto sviluppata... ).

Vi offro solo qualche riflessione, poi ognuno tiri le somme come crede, siamo in democrazia:
Certo che SL non cresce più, da ottobre scorso se volete saperlo. Certo che non tira più sulla stampa, la stampa l'ha sempre odiata visceralmente (dovevano venire di persona, perdere un mucchio di tempo per fare i pezzi, non bastavano i "copia e incolla" delle Ansa cui sono da anni abituati tutti.. e dico tutti.. ci lavoro assieme in RL...). Certo che le vendite non sono mai decollate, per chi si è illuso bastasse aprire un "negozio virtuale" e vedere piovere dollari. Ma perchè, sul web è diverso? O vincono uno o due grandi siti per volte e migliaia di altri restano lì a sperare e a vivacchiare con le Adsense a 20 dollari al mese se va bene?

Mi piace che tutti (specie in Italia ma non solo) contiuano a considerarlo un gioco, ma vorrebbero soldi veri.. no.. a parte gli errori di Linden (errori.. io direi scelte consapevoli, erano finanziati da private equity non dal fondo opere pie, quei signori vogliono ritorni alti e veloci visto che rischiano più di tutte le banche messe insieme), lo sbaglio abissale è stato credere a una buona campagna di marketing. Ma te quando vi comprate una Lancia pensate che venga Richard Gere a guidarla con voi sino in Tibet? Io no... e se vedete le statistiche di SL (certo, "reali" per modo di dire visto che non c'è un auditor che le controlli, ma i numeri quelli sono al momento) vedete che il business esiste eccome, per Linden.

Ma come ho sempre detto la proporzione, lira più lira meno, è: ogni mese 1 milione di dollari a Linden, 30 mila euro a tutti gli altri abitanti di SL. Ossia un centinaio di persone porta a casa qualche centinaia di euro a testa (i grandi marchi di "moda virtuale" tipo Sartoria Italiana, che però guarda caso è di un signore che in RL ha oltre 50 anni e da 30 lavora nella moda, a Caserta, per il gruppo Alois, non un dilettante allo sbaraglio) e si fa conoscere e apprezzare (Bianca Foulon, che è un'art designer che lavora per Lancia, Bmw e Mondadori, qui mette i modellini virtuali di abiti che poi intende produrre e distribuire sul web). Gli altri sospirano, sperano, campano di chiacchiere e come tutti, specie il lunedì (è una sindrome da "processo di Biscardi" temo...), dicono peste e corna perchè loro non hanno visto mai un becco di un quattrino.

Ma io continuo a vedere e a segnalare agli amici di SLnn.it land ed eventi interessanti, conosco persone con cui parlo in world e fuori, seguo progetti che mi incuriosiscono e stimolano, mi chiedono persino il mio cv "reale" ora che sanno che sono sostanzialmente sul mercato...
Qualcosa vorrà dire?