domenica 20 luglio 2008

Another day in paradise

Ancora un mio pezzo pubblicato originariamente su www.slnn.it, in cui mi chiedo cosa provino i giocatori e le giocatrici dietro agli avatar. Se avete dimestichezza con Second Life dovreste ben capire i miei dubbi, altrimenti... provate per credere!

Voi li capite i Creatori? Ve lo chiedo perché a volte io, povera avatarina di limitate capacità e forse eccessiva sensibilità, non ci riesco. Vengono in world per rilassarsi, ci creano dal magma primordiale di pixel e dopo pochi giorni tentano di migliorarci. Di farci più simili a loro, ai loro sogni (a volte ho qualche dubbio sui sogni dei creatori, tra vampiri, demoni e “cose dell’altro mondo”, ma insomma, i gusti son gusti). Ci prendono per mano e ci portano alla scoperta di questo mondo e di questa seconda vita. Ma io sento che i loro pensieri non son sempre così gioiosi come vorrebbero darci ad intendere.

ImagePrendete la mia creatrice. Crede che io non la senta, che non provi le sue emozioni sfiorare la mia pelle elettronica, che non mi accorga delle sue lacrime salate, che solo perché non potrò mai urlare o disperarmi non sia in grado di vibrare come corda di violino alle sue emozioni. Noi non siamo come Nicholas Cage, l'angelo Seth della Città degli Angeli: anche se non possiamo cadere e risorgere a nuova vita le emozioni, miei cari Creatori, le percepiamo eccome. Le vostre e le nostre, effimere, fatte di impulsi elettronici, di AO e di gesture. Ma non per questo meno vere sapete? Vi siete mai chiesti cosa alberga dentro di noi? Prendete me: Luciana Pinazzo, modella della JL Show&Fashion, PR e manager di successo per Best of Italian e Piazza Italia.

Mi va bene, mi va alla grande, direte voi. Già già... ma la mia creatrice a volte è come se si pentisse di avermi dato alla luce, se volesse scagliarmi nel nulla eterno. Una volta ha persino creato una mia sorella minore: la usa poco e non so dire se per fortuna o per disgrazia, visto che così la condanna a lunghi sonni che immagino pieni di incubi. La mia creatrice affronta i problemi di tutti nella RL: casa da mantenere, lavoro sempre più precario, figli da crescere, partner da amare. Le sfide aumentano e lei tiene botta, per ora. Poi chissà, un giorno magari getterà la spugna e come dico spesso io, farà un ultimo brindisi, saluterà con gli occhi velati di tristezza gli altri orchestrali (le sue Jenny, le sue Anne, le sue Messy.. chissà) e si siederà ad aspettare che il suo Titanic affondi.

ImageNon cercherà di scappare, come non cercano di farlo le Creatrici di tante altre amiche mie, che soffrono, e malamente, maledettamente. Di malattie per le quali esistono a volte cure solo parziali o nessuna cura del tutto. Di affetti intermittenti, storie che non sempre finiscono bene, letti dai quali si alzano senza sapere come ci son finite. O di tante piccole e grandi angherie e sopprusi che prima o poi colmano la misura. A volte, sapete, riesco ancora a sentire il suo affetto, caldo, avvolgente, quando sfilo, quando mi faccio bella, mi cambio una skin o un paio di capelli, coordino bene scarpe, abito e accessori. Piccole vanità che servono a prolungare il sogno e a rafforzare il legame che mi tiene stretta a lei, dando a entrambe la forza di andare avanti.

Ma per dirla come la protagonista di un romanzo di Tolkien, a lei cara, il mondo ai suoi occhi va facendosi sempre più grigio e il sogno sempre più sbiadito. Sarà solo stanchezza spero, una di queste volte vorrei lasciare un IM alla mia sorellina e chiederle se almeno con lei prova qualche brivido in più che io forse non so più darle. Quasi spero mi dica di sì, anche se dovessi dormire un po’ più a lungo di quanto non faccio di solito sarei contenta, perché saprei che per lei non è ancora giunto il tempo di lasciare il mondo per andare all’Ovest. E qualche altra avatarina, ne son certa, gioirebbe con me sentendo a sua volta l’emozione ridestarsi nella propria Creatrice. Ma perché voi Creatori siete così maledettamente complicati, me lo dite per favore?

Nessun commento:

Posta un commento