lunedì 13 luglio 2009

In risposta a Biancaluce Robbiani

Uum.. dovrei rispondere a Biancaluce Robbiani, punto su punto riguardo le sue osservazioni al mio pezzo (State Buone se Potete) apparso già qualche giorno fa su SLnn.it. L'avevo promesso. E mi ero pure preparata. La verità è che la mia RL è incasinata in questi giorni e SL per me resta un di più, cui non posso e non voglio dare un peso eccessivo, per quanto mi piacerebbe poter agire diversamente. La vita in fondo è una questione di scelte, per rifare il verso alla pubblicità di un gelato di qualche anno fa... Quindi levatevi dalla testa che mi metta a ribattere punto su punto e accontentatevi di quanto ho detto in un'altro articolo fatto per gli amici di SLnn.it (Second Life Resta una Scommessa), anche se qui aggiungerò qualche piccola considerazione, per chiudere il discorso. Intanto prendetevi virtualmente un pasticcino e mettetevi comode tutte, a partire da te Bianca (rinnovo stima e amicizia, scanso equivoci).

Quando dice "Il problema è che qui [in Italia] ancora si considera SL un gioco. Ma non è un gioco ragazzi. E' una piattaforma di scambio sociale, economico, educativo" Biancaluce dice una mezza verità. Perchè SL è anche un gioco, piaccia o meno. E' nato come gioco, lo resta per molti aspetti. E' un gioco diverso dai videogame da console (o da browser), ma è un MMORPG, c'è poco da fare. Che non sia "solo" un gioco è verissimo, che "non" lo sia è sbagliato. Dunque attenzione, una parte degli utenti di Second Life è qui per rilassarsi e giocare. Ovvio poi che "noi" staff (mi ci metto dentro visto che fino all'altro ieri ho fatto parte dello staff di Best of Italian di cui ero Ceo, titolo che "onorificamente" ancora rivesto) stiamo su SL per offrire servizi "professionali". E pur tuttavia in molti "giocano" a far parte degli staff. E non mi pare che nessuno mai abbia fatto distinzioni di sorta (altrimenti perchè pagare poche centinaia di linden, ossia qualche frazione di euro, persone che pure restano online per ore per animere le land di questo o quell'altro owner/azienda/sponsor... e non penso solo a land italiane).

Dunque inutile scandalizzarsi, la Linden Lab dovrà tener conto anche dell'insoddisfazione che alla lunga SL può generare negli utenti più creativi da un lato così come in quelli più "game-oriented" dall'altro. E muoversi di conseguenza tentando di salvare capre e cavoli, legittimamente. Che invece l'Italia non sia a livello di Germania, Francia, Gran Bretagna, Usa, Giappone o anche "solo" Brasile è sostanzialmente vero. Non credo che però dipenda dai singoli utenti che compongono la comunità tricolore, quanto dai condizionamenti di una società contemporanea che in Italia ha perso di vista molti valori, tra cui anche quello della cultura, dello scambio, del confronto con le best practices internazionali. Là dove questi valori si tengono si generano buoni progetti, dove mancano si provano infinite e stucchevoli repliche di progetti altrui. Già visto in RL tante volte non diversamente da SL (e però in RL i soldi, perdonami Biancaluce, stanno ad un altro livello e, non fosse altro, offrono un ben più consistente stimolo per "spremersi le meningi" e per "investire" decine o centinaia di ore della propria vita in un ambiente che è strutturalmente fatto per piccoli numeri, visto i limiti alla concurrency delle singole regioni).

Biancaluce ricorda poi molto bene il suo punto di vista sulla polemica (da altri fatta) sulle open sim, le isole "leggere" il cui aumento di costo ha scatenato una mezza rivolta lo scorso natale. Ora, io sono non solo d'accordo ma d'accordissima con Biancaluce. E' tutto vero quel che dice, in troppi ci hanno "marciato sopra". Punto e basta. Eppure anche qui le incertezze nel comportamento di Linden Lab (lancio il prodotto sul mercato, chiudo un occhio sul suo utilizzo improprio, richiamo alle regole, aumento il prezzo, poi no, non lo aumento più, poi rinvio...) hanno finito col generare confusione anche e soprattutto tra coloro che le regole le seguivano senza barare. E che alla fine debbono arrendersi all'evidenza che, sia pure per nobili motivi, in Second Life non c'è certezza di "diritto", nel senso che potreste dall'oggi al domani vedervi chiudere un'attività o una land. Punto e basta. Siamo d'accordo che se questo avviene sarà per gravi e giustificati motivi, che risponderà a logiche e legislazioni RL vigenti negli Usa. Ma a un soggetto che magari sta provando ad avviare una sua attività, o anche solo si diverte a "regalare" il suo tempo per organizzare un evento, un corso, un'occasione di socializzazione, beh francamente tutto questo poco importa.

Alla fine spesso la reazione istintiva è chiudere tutto, lasciare il metaverso, che già soffre grandemente del problema di un churn rate elevato (solo il 9% circa di chi prova SL ci resta, gli altri abbandonano dopo pochi tentativi). Sarà sbagliata, sarà isterica, sarà "tipicamente italiana", ma alla fine è un problema "reale" con cui anche eventuali investitori e sponsor debbono confrontarsi. E a poco serve considerarsi "migliori". Che poi scusate, migliori di chi? Degli 800 e passa milioni di utenti internet che semplicamente non hanno mai visto in vita loro Second Life e chissà se e quando la vedranno? Dei 16 milioni e mezzo su 17 e rotti che l'hanno vista e abbandonata rapidamente? Se cadete in questo inganno date ragione al vostro ego (e dunque dovreste seguire il mio consiglio originale: state buone se potete). Altrimenti bisognerà prima capire come mai questo accada dopo sei anni che il metaverso è online e dopo che i media di tutto il mondo ne hanno parlato. Poi cercare una soluzione (come in realtà Linden Lab sta facendo sin dal primo giorno).

Un'ultima considerazione: su SL ci si accapiglia per nulla, troppe volte. Soprattutto ci si accapiglia perchè si ritiene "sacro" il proprio verbo (molto più raramente quello altrui). Sei un'artista? Se oso mettere in forse la tua arte minimo mi levi il saluto. Sei una "business woman" e io avanzo un dubbio sul tuo progetto? Mi inizi a citare cinquanta punti a tuo favore o ti dichiari sconvolta del fatto che non ti capisca "proprio io" che di professione (RL) dovrei. Sapete che c'è di nuovo gente? Io resto della mia idea, coi miei dubbi (imparate ad apprezzare il dubbio, ci costringe a riflettere ogni volta e a non dar nulla per scontato!) e amiche come prima. SL è (anche) un (bel) gioco, l'aria e il sole (per fortuna di tutte) stanno fuori dalla scatoletta, nella quale volentieri investiamo un po' del nostro tempo libero peraltro. Poi chi vuol capir capisca e si chiacchiera bene ugualmente, e chi no pace, ce ne faremo una ragione senza drammi (che di drammi veri, grandi e piccoli, ne abbiamo già in RL a sufficienza per questa vita, grazie). Kissessssssss

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