venerdì 31 dicembre 2010

Buon anno

Per quel che vale buon anno a tutte, amiche mie di Second Life e della prima vita. Capisco sempre meno il perchè si debba far finta di essere contente che un anno è finito e un altro arriva. Sono convenzioni sia l'avvicendarsi degli anni, che dipende unicamente da come decidiamo di contare il tempo (e non dal tempo stesso) sia la necessità di far festa. Posso capire Natale, posso capire i compleanni o gli onomastici, posso persino fingere di non vedere i risvolti consumistici e far finta di capire i vari Epifania, San Valentino, Carnevale, Pasqua e via discorrendo. Ma capodanno non lo capisco proprio.

Se per una ricorrenza si celebra il ricordo di qualcosa di lieto (una nascita, un anniversario, la vittoria in una guerra, la discesa dello Spirito Santo sulla terra... fate voi), capodanno è l'assurdo fatto occasione di festa. Io non ho nulla da festeggiare quest'anno. Debbo festeggiare la morte di mio padre? Debbo festeggiare che il lavoro resta precario esattamente come negli ultimi anni e come penso resterà nei prossimi? Debbo festeggiare conti da pagare, malattie, stanchezza ne più ne meno di quanto non ne abbia avuto negli anni passati e ne avrò nel prossimo futuro?

Eppure non possiamo essere isole e stasera con la mia famiglia metterò sù il sorriso d'ordinanza e andrò a far festa a casa di amici, che altra colpa non hanno se non di trovar piacevole (anche) la nostra compagnia e di voler per qualche mezzora dimenticarsi di problemi e dispiaceri riunendosi tutti attorno a una tavola. Ci sarò, chiacchiererò del più e del meno, farò finta di divertirmi e stare al gioco. Chi sa, come molti miei amici, capiranno e faranno a loro volta finta di nulla se mi vedranno a tratti meno allegra del dovuto. Sono persone intelligenti e armate di buone intenzioni, la mia presenza vuole essere un modo di ringraziarli per la premura che hanno avuto. Ma capodanno proprio continuo a non capirlo e lo manderei cordialmente affanculo, così... di stima...

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