venerdì 24 dicembre 2010

Su Natale e altri discorsi

Nessuna di voi, immagino, può pretendere che mi limiti data la giornata (scrivo questo post il 24 dicembre mattina) a fare a tutte gli auguri di un buon Natale e un sereno anno nuovo. Perchè ve li faccio sempre volentieri ma comprenderete che avendo perso mio padre da meno di un mese ancora non riesco a capacitarmente, era dannatamente vivo e attivo, pieno di interessie a attività fino a 20 giorni prima di morire. Poi il cancro ha attaccato le ossa, i linfonodi, la carotide.. beh insomma se l'è mangiato vivo in meno di tre settimane.

E' una cosa che mi lascia sempre senza fiato vedere come la vita possa finire all'improvviso, provai la stessa sensazione anni fa quando ebbi un incidente d'auto che per poco non mi costò la vita (avevo le cinture.... mi salvai nonostante un ribaltamento e l'esplosione del parabrezza, riportando solo poche escoriazioni, un taglio alla mano, una forte botta alla testa e vari lividi). La vita è dannatamente bella e breve, troppo bella e troppo breve per sopportare cazzate, meschinità, idiozie varie che pure tanta gente sparge a piene mani, nella sua vita quotidiana come in Second Life e in qualsiasi altro ambiente "virtuale", immersivo o testuale che sia.

Perchè sopportiamo questi imbecilli? Ah, saperlo... l'avessi capito forse al posto del signor Berlusconi e delle sue vane promesse ci sarei io a prendere per il naso 59 milioni di connazionali, ma questo è un altro discorso e non lo voglio affrontare ora. Piuttosto pensavo a come tutto sommato Second Life sia stata in questi anni il fedele specchio della società italiana (per quanto riguarda la presenza tricolore): tante idee carine, gestite con un approccio alquanto poco professionale. C'è stato chi ha sfruttato finanziamenti pubblici (e più raramente privati) per far vedere quanto era bello/bella e bravo/brava, c'è stato chi ha coltivato la propria passione scoprendo di poter avere qualche soddisfazione, ma raramente ha saputo dare un'organizzazione stabile alla sua attività, la maggior parte ha continuato a recitare come un mantra la classica litania "SL per me è un gioco, mi diverto ma non voglio stress". Il tutto senza che emergesse nulla di sistemico, non dico in modo forzoso ma anche solo per selezione naturale. E sì che di spazi e di occasioni non ne sono mancate, prima durante e dopo l'hype mediatico, per parlare di questa piattaforma, dei suoi possibili utilizzi, per stimolare nuovi interventi o anche, perchè no, per cercare di ottenere qualche cosa di nuovo e di diverso dalla Linden Lab che non fossero i "frills" coi quali hanno vanamente cercato di recuperare il terreno perduto nell'ultimo anno.

Del resto per carità signore, la vita è già così piena di stress, vero? Dunque non cerchiamocene altri. Eppure sono proprio questi stress a rendere la vita così... viva, interessante, degna di essere vissuta. Va bene non andarsi a cercare problemi ma cercare sempre e solo la via facilior, la strada più breve, la cosa divertente e carina ma senza troppo impegno o pretese... salvo magari litigare ferocemente e mandare tutto all'aria appena c'è da spartire due euro, facendo spazio all'amichetto o all'amichetta anche a danno di chi nel frattempo aveva dimostrato impegno e passione... beh riflette molto la mediocrità dell'attuale società italiana.

Che è piccola, provinciale, chiusa su sè stessa, nepotistica e sempre pronta a scappare a gambe levate appena si profila un impegno meno che lieve all'orizzonte. Gli amici napoletani mi cazzieranno forse ma mi vien da pensare che gli italiani e le italiane nascano con "la uàllera" incorporata (letteralmente l'ernia, ma l'espressione indica un modo di fare costantemente svogliato), in molti casi accompagnata da una dose fin eccessiva di "cazzimma" (termine che si può tradurre con malizia, cattiveria spicciola). Così care amiche non si va da nessuna parte e dunque non mi sorprendo più che l'Italia stia ogni anno sprofondando sempre più indietro in qualsiasi classifica mondiale, non riesca a riprendersi dalla crisi e abbia dichiarata morta e sepolta Second Life molto prima che emergessero i problemi e i limiti peraltro ampiamente documentati della stessa e legati almeno in parte alla cattiva gestione del "giocattolo" da parte di Linden Lab e alla crisi economica mondiale.

Quindi volentieri vi auguro buon Natale e che il nuovo anno possa essere felice, ma non sperate di trovare questa felicità sotto l'albero, occorre guadagnarsela. Questa è la vita: bella, incasinata e maledettamente corta. Prima ve ne accorgete, prima imparerete ad apprezzarla fino in fondo.

Nessun commento:

Posta un commento