Conoscere Jennyfer Miles (presentatami da una persona con cui all'epoca stabilii quasi una partnership, Stefany Babenco) rappresentò un salto di qualità: in poco tempo decisi che l'escorting mi aveva stancata e dopo aver frequentato la sua scuola iniziai a sfilare come modella virtuale. Da lì a fare la PR prima e la manager poi (sino a diventare la Ceo di Best of Italian) non mi ci volle molto, se non in termini di tempo. Dopo tutto in RL io sono stata una manager per alcuni anni e tuttora come analista finanziaria indipendente debbo non solo avere capacità di giudizio ma essere in grado di gestire relazioni con i miei clienti e assumere decisioni in condizioni di stress (oh se ne debbo prendere...).
Ma giustamente RL comes first e la decisione di dedicare più tempo a mio figlio e al mio partner RL (in SL da tempo sono "un'acqua cheta" e quando si collega trascorro il mio poco tempo libero con Messaljna Pera, altrimenti chiacchiero con amiche stiliste o modelle per lo più, ma anche artiste e manager, meno con gli/le owner... questioni caratteriali, raramente ci sopportiamo, con poche eccezioni) ha messo sostanzialmente fine anche alla mia seconda carriera (quella di modella, anche se su invito sempre ho piacere a scendere in pedana) e pure alla mia terza (fare la manager in SL consuma troppo tempo e impegno rispetto ai risultati che concretamente consente di raggiungere per sè e per le proprie land o imprese, almeno per quella che è la mia esperienza rapportata a RL).

E siccome non penso che l'arte possa o debba essere sottoposta a censura (se non nei limiti del buon senso e del buon gusto dell'artista stesso), ho voluto riprendere un concetto caro a un artista "vero" che ammiro molto, Gustav Klimt, provando a rielaborare l'immagine di Danae che vedete in questo stesso articolo e che trovate però meglio sui miei album sia su Koinup sia su Flickr (mentre su di lei, il relativo mito e il quadro originale del pittore viennese di inizio Novecento vi lascio fare ricerche, altrimenti a che serve internet...). In più "stimolata" dalle tante bellissime immagini che ho vagliato per Graphic Dreams (la rubrica di SLnn.it da me curata e che ha dato origine a un gruppo su Koinup.com, da cui potrebbe presto essere tratto un ebook o anche più di uno) ho iniziato anche a rielaborare meglio altre immagini fatte in questi due anni e lasciate lì nel cassetto, come alcuni miei scatti a Pteron.
Ultima cosa divertente, almeno per me, è che una mia foto, già utilizzata in passato da SLnn.it in un mio articolo, è stata riutilizzata (col mio consenso ovviamente) da una rivista "vera", Chiaia Magazine (un mensile che esce a Napoli), per illustrare un articolo in cui si parla, per una volta in modo positivo e senza pregiudizi, delle possibilità date dai mondi virtuali nel campo della comunicazione oltre che dell'arte e del fashion (almeno in senso grafico). Insomma, un mio piccolo "graphic dream" si è concretizzato anche su carta e chissà se qualcuno non inizierà a seguire gli artisti digitali che provo a presentare ogni settimana anche grazie a questa mia immagine. Io ci spero, voi se volete potete leggervi l'articolo (e vedervi la mia foto) recuperandone il pdf su Slideshare nelle pagine di SLnnitaly.
Nessun commento:
Posta un commento