E se per una volta anzichè piangere per l'ennesima amica persa per strada ad andare via, coi titoli di coda, in punta di piedi, senza dare troppi incomodi, fossi io, Luciana Pinazzo, "ragazza virtuale" in Second Life?
Sono alcuni giorni che non entro nel metaverso della Linden Lab e debbo dire che per certi versi mi manca, ma per altri per nulla. Mi mancano tutte le mie amiche virtuali (no, non voglio fare elenchi, chi mi è amica lo sa), mi manca il brivido che ogni volta che sono stata in pedana a sfilare (l'ultima volta per Patrizia Blessed) ho sentito, una potente scarica di adrenalina che mi faceva stare bene, mi faceva vedere tutto il glittering che in RL deve esserci nonostante le invidie, le cattiverie e le brutture che saranno presenti come in tutte le umane attività pure lì. Mi sono presa una vacanza, la prima da un anno e mezzo (questo 2008 è stato tremendo e non aggiungo altro per rispetto a chi magari l'ha vissuto ancora peggio di me), con la mia famiglia.
RL è tornata al posto che le compete, il primo, con SL sullo sfondo che svanisce ogni ora un po' di più. Io che mi sento un po' tagliata in due, vorrei essere bella e devastata/devastante come certe eroine russe o più semplicemente come Pink in Sober (grande video, ve lo consiglio vivamente), possibilmente lebsica. Che idea bizzarra, vero, per una "etero curiosa" essere una lesbica, una donna che ama le donne, non saprei neppure dire se "male mind oriented" o donna fino in fondo ma irresistibilmente attratta (il brivido della "dannazione eterna"? Mah....) dal gentil sesso.
Per altri versi però mi rispecchio nel testo di una canzona di Craig David, "I'm walking away", quando dice che
sometimes some people get me wrong when it's something I've said or done sometimes you feel there is no fun that's why you turn and run
Probabilmente sarà per questo continuo oscillare tra il sogno e la realtà, tra il desiderio di dannazione e la tendenza alla rassicurante fuga che noi etero siamo così "mortalmente pericolose" per le amiche realmente lesbo. Faccio male alla "mia donna" virtuale, Messaljna Pera? Forse sì, quasi sicuramente sì, per questo lei mi sfugge in RL anche solo quando potrebbe prendersi un caffè con me, far calare la maschera e guardarci realmente negli occhi e poi ridere, o sorridere, o piangere, ma insomma provare una autentica reazione che non sia la continua illusione che viviamo in questi rapporti virtuali.
Ma chi sono io per chiedere? Nulla, sono solo un personaggio virtuale, un "character" e dunque nulla chiedo alla fine, nulla posso pretendere. Una cosa forse posso pretendere, un po' di pace.
Ora in RL sta iniziando a scendere lentamente la neve, asciutta, farinosa, sembra zucchero a velo stanotte. Sembra poter ricoprire silenziosamente ogni cosa e ogni cosa raggelare.
Forse anche i miei ricordi di Second Life, forse anche le mie speranze, i miei sogni, le mie passioni. Forse. O forse è solo un arrivederci al nuovo anno, chissà. Un bacio a tutte voi amiche mie, a presto. Forse.
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