martedì 17 marzo 2009

Mea culpa

A quanto pare non si è mai troppo prudenti e pure dirsi orgogliose e soddisfatte di quanto realizzato in questi mesi può rivelarsi ex post imprudente. Che è successo? Che dopo il mio post scritto su quelli che a mio parere sono stati gli indubbi meriti del Best of Italian e di Annemarie Perenti per la promozione del "made in Italy" in Second Life (idee che ho riesposto anche agli amici di SLnn.it) e dopo aver sfilato per l'agenzia di Jennyfer Miles sempre al Best proprio ieri sera, lunedì 16 marzo, presentando le creazioni di tre stiliste italiane emergenti (ne hanno ancora di strada da fare, ma gli inizi sono promettenti e vanno sostenute a mio parere), ho deciso di rilassarmi un attimo entrando di mattina (lo faccio molto raramente) su SL dopo aver letto un interessante post su SLfreestyle dedicato ad alcuni outfit free da vampira.

Stavo facendo qualche foto a Midian City (sim che mi piace molto come sfondo per le mie immagini "alternative" con le sue atmosfere cupe, come potete vedere dall'immagine a lato) quando una stilista italiana, molto brava e molto apprezzata anche all'estero, mi ha salutata annunciandomi la sua prossima dipartita dal Best of Italian e dalle land italiane dove finora aveva tenuto aperti dei negozi in Second Life. Casco dalle nuvole, chiedo spiegazioni perchè a me la stilista in questione piace davvero molto (non mi posso sbilanciare ufficialmente visto che come Ceo del Best devo seguire con uguale cura tutte, ma vi assicuro che è stato un dolore sapere della sua decisione peraltro legittima) e cosa scopro? Che il nostro staff (mea culpa, evidentemente) non l'ha seguita come avrebbe meritato e come in genere cerchiamo di seguire tutte le nostre merchant. Anzi, aveva trascurato proprio lei tra tante anche meno pronte a rispondere alle nostre sollecitazioni per promuovere insieme land e marchi ospiti.

A parte chiederle scusa per errori ed omissioni non posso fare molto perchè la signora ha ragione e non mi va di prenderla in giro dicendole che no, è stato uno spiacevole malinteso (come è sicuramente stato ma non è una scusante). Ma intanto parlando il discorso si allarga al tema del "made in Italy" e del fashion in SL e scopro che in realtà secondo la mia amica (che lavora come detto anche molto con l'estero grazie alla qualità delle sue proposte e all'impegno che ci mette) gli italiani stanno rischiando grosso. Crescente povertà di idee, tendenza alla copia continua, beghe da cortile, ego smodati di owner, modelle, pr, agenti, fashioniste e stiliste tutte o quasi. Insomma, se non ci si dà una mossa a breve non sarà un problema del Best of Italian nei riguadi di una sua merchant, ma sarà un problema dell'intera comunità nazionale che rischia di perdere uno dei pochi business che l'estro e la creatività di alcune sue esponenti (e, ribadisco nonostante l'incidente di percorso, cui mi riprometto di porre mano da subito con una riorganizzazione interna se Annemarie mi darà via libera) avevano consentito di dominare finora, quello appunto della moda virtuale.

Il tutto giunge il giorno dopo una sfilata bella e interessante come Emerging Designers, che è stata seguita da un discreto pubblico ma nel quale non sono mancate alcune cose che mi hanno lasciata perplessa, come una persona che a metà spettacolo si è alzata e ha iniziato a camminare con la sua slave al guinzaglio che la seguiva a quattro zampe (sono stata io stessa una Mistress ma trovo ci sia un luogo, un tempo e un modo per ogni cosa, a far così si è scostumate e basta), innervosendomi non poco e facendo perdere di concentrazione a tutto lo staff, e dopo una lunga chiacchierata con una cara amica e collega che mi tornava a ripetere come sia difficile per le modelle italiane trovare spazio all'estero vista il livello decisamente più "professionale" di molte agenzie (anche se, attenzione, non di tutte le modelle...).

A questo punto la mia opinione è, per quanto mi è noto sapere, la seguente: gli italiani in SL non sono meglio che in RL. Nella nostra realtà quotidiana ci siamo lasciate tutte "addormentare" da gruppi aventi potenti interessi economici (e pertanto politici, da che la politica va al guinzaglio dell'economia e non viceversa). Senza troppo protestare a dire il vero, anzi imitando ognuno i comportamenti più deleteri persino dei propri avversari. Siamo un paese dominato da una gerontocrazia e se siamo fortunate dopo aver visto un annetto fa scontrarsi due 71 enni, tra due o tre anni potremmo vedere scontrarsi gli stessi... 75 enni (o giù di lì) per vedere chi va al governo a "progettare il nostro futuro".

Oh, ma nessun medico ce l'ha prescritto neh, sia in RL sia in SL possiamo e dobbiamo avere in mano il nostro destino. Se qualcuna vuole smetterla di piangersi addosso io sono a disposizione: resto convinta che di risorse ne abbiamo tante e forse più di altri Paesi vista la nostra storia e la nostra cultura millenaria. Basta non appiattirci al deprimente modello di calciatori e veline riproposto a dismisura dai sempre più sguaiati Grandi Fratelli, Fattorie, Talpe, Isole e reality discorrendo. Sveglia signore e signori, c'è Second Life (tra l'altro), spegnete la tv e accendete il cervello, vedrete che starete meglio sia in RL sia in SL.

Nessun commento:

Posta un commento